Nel periodo del dopoguerra, l’Italia affrontò enormi sfide relative alla gestione dei rifiuti, soprattutto nelle grandi città industriali. Fino agli anni ’60 e ’70, la gestione dei rifiuti era spesso inefficace e non regolamentata. Le città italiane non avevano un sistema centralizzato per la raccolta dei rifiuti, e molte aree avevano discariche abusive.
Nel 1975, in Italia fu introdotto il Decreto Legislativo 22/1997, che stabiliva la responsabilità dei produttori per i rifiuti immessi sul mercato. Fu in questo periodo che l’Italia iniziò a prendere misure per la gestione dei rifiuti. Negli anni ’80, alcune città cominciarono a sperimentare la raccolta differenziata, ma la maggior parte delle città italiane era ancora lontana da un’efficace gestione dei rifiuti urbani.
Negli anni ’90, l’Italia iniziò a adottare normative più strutturate. Nel 1997, con l’Introduzione del Decreto Legislativo 22/1997, si introdusse il sistema di responsabilità estesa del produttore (EPR), un principio che obbligava le aziende a farsi carico del riciclo e della gestione dei rifiuti derivanti dai propri prodotti.
La Legge 443/1992, poi, promosse la creazione di impianti per il trattamento dei rifiuti e iniziò a diffondere l’idea di ridurre l’incidenza delle discariche sul territorio.
Dal 2000 in poi, l’Italia ha fatto enormi progressi nella gestione dei rifiuti. La raccolta differenziata è diventata obbligatoria e sono stati implementati sistemi di riciclo sempre più avanzati. Le città come Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana hanno raggiunto tassi di raccolta differenziata superiori al 50%, con alcune regioni che hanno toccato il 70%.
L’Italia è diventata anche un esempio di trattamento termico e produzione di energia da rifiuti, utilizzando impianti avanzati per ridurre l’inquinamento e produrre energia da materiali non riciclabili. Capannori, in Toscana, è uno dei primi esempi in Italia di un progetto Zero Waste, volto a ridurre al minimo la produzione di rifiuti.
Oggi, la gestione dei rifiuti in Italia è strettamente legata alla sostenibilità e all’economia circolare. Molte città italiane sono pionieri nel riciclo e nella gestione dei rifiuti organici. L’Italia ha raggiunto un ottimo livello di riciclo, ma la sfida è mantenere un sistema equo ed efficiente in tutto il paese.
Un altro aspetto importante riguarda la riduzione dei rifiuti plastici e la lotta contro il cambio climatico, con l’adozione di tecnologie innovative per ridurre la quantità di rifiuti non riciclabili e migliorare l’efficienza degli impianti di smaltimento.
La storia della gestione dei rifiuti, sia a livello globale che in Italia, è un viaggio che ha visto un’evoluzione verso pratiche più sostenibili e tecnologicamente avanzate. Il percorso che ci ha portato dall’incenerimento indiscriminato alla ricerca di soluzioni che riducano l’impatto ambientale dei rifiuti è ancora in corso, e la sfida principale per il futuro sarà quella di implementare pratiche sempre più ecologiche e di educare la popolazione a comportamenti responsabili nella gestione dei rifiuti.